venerdì 31 ottobre 2008

Analisi approfondita della legge Gelmini, c'è chi la ama e chi la odia. Scendiamo nel dettaglio...


La riforma Gelmini la ritroviamo all'interno della Legge 133/2008 e nel DECRETO-LEGGE 1 settembre 2008 , n. 137 . Ora faremo un'analisi dei punti salienti. Ebbene si, l'ho letta! Strano che ogni tanto parla qualcuno che sa di quello che parta non credete? E' molto strano.

La cosa più grave che incontro è la riforma riguardante le università pubbliche, le quali tendenzialmente potranno scomparire così da limitare l'accesso alla formazione come avviene attualmente in america, gravissimo.
Da qui in avanti le università potranno scegliere se diventare private. MALE.
Art. 16.
Facoltà di trasformazione in fondazioni delle università

...
le Università pubbliche possono deliberare la propria trasformazione in fondazioni di diritto privato ...
Riduzione personale ATA:
Art. 64 comma 2:
... nel triennio 2009-2011 una riduzione complessiva del 17 per cento della consistenza numerica della dotazione organica determinata per l'anno scolastico 2007/2008 ...
Ulteriori tagli all'istruzione, MALISSIMO. Invece di aumentare i fondi alla ricerca così da ridare uno slancio a questa vecchia nazione priva di ricerca, si continua a tagliare sull'investimento del domani. Questo con un'ulteriore incentivo alla fuga all'estero dei cervelli. Riporto:
... Fermo restando il disposto di cui all'articolo 2, commi 411 e 412, della legge 24 dicembre 2007, n. 244, dall'attuazione dei commi 1, 2, 3, e 4 del presente articolo, devono derivare per il bilancio dello Stato economie lorde di spesa, non inferiori a 456 milioni di euro per l'anno 2009, a 1.650 milioni di euro per l'anno 2010, a 2.538 milioni di euro per l'anno 2011 e a 3.188 milioni di euro a decorrere dall'anno 2012. ...
Per quanto riguarda invece gli altri punti non riguardanti la questione economica leggiamo il decreto-legge n. 137 il quale appunto non è ancora legge ( raggiungibile cliccando qui ) :

1) Assegnazione voto comportamentale nelle scuole, Art. 2. comma 1, con limite minimo di ammissione alla classe successiva posto a 6. Credo che questo punto sia assai giusto.
... gli studenti nelle scuole secondarie di primo e di secondo grado, in sede di scrutinio intermedio e finale viene valutato il comportamento ...
2) Votazione espressa in decimi nella scuola primaria Art. 2. comma 2 :

... 2. Dall'anno scolastico 2008/2009, nella scuola secondaria di primo grado la valutazione periodica ed annuale degli apprendimenti degli alunni e la certificazione delle competenze da essi acquisite e'espressa in decimi. ...

3) Insegnante unico nella scuola primaria art. 4 . Molto male per moltissime ragioni come l'importanza della pluralità di informazione, le maggiori competenze che si possono avere da una specializzazione. Da notare anche la possibilità di incontrare un'insegnante scadente il che nel caso del maestro unico porterebbe ad un deficet totale dell'alunno in OGNI MATERIA. Folle modifica:
... le istituzioni scolastiche costituiscono classi affidate ad un unico insegnante ...
4) Riduzione a 24 ore senza nessuna spiegazione reale riguardante le classi a tempo prolungato:
... e' ulteriormente previsto che le istituzioni scolastiche costituiscono classi affidate ad un unico insegnante e funzionanti con orario di ventiquattro ore settimanali ...

4) Adozione libri di testo per 5 anni Art. 5.. Ottimo, questa devo dire che è una buona modifica:
... i competenti organi scolastici adottano libri di testo in relazione ai quali l'editore si siaimpegnato a mantenere invariato il contenuto nel quinquennio ...
Dopo questo approfondimento che mi ha preso parecchie ore di lavoro, spero di esservi stato utile per comprendere davvero a cosa si vada incontro.

Il mio giudizio è PESSIMO. Davvero deleteria come "riforma", ma certamente non mi aspettavo di meglio. Quindi ancora una volta, grazie a voi che avete scelto questo governo.



Il video di Giulio Golia è chiarificativo per quanto riguarda la situazione della ricerca in Italia.


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giovedì 30 ottobre 2008

I nuovi imparano sempre dai vecchi, grazie Cossiga per la lezione.






Impressionante, non abbiamo fatto in tempo a lanciare l'allarme sulle parole criminogene di Cossiga ( clicca qui per l'articolo ) che già da subito sono state messe in atto.
Questo governo usa la linea del regime e delle squadracce, parola d'ordine: reprimere i manifestanti.

Qualcuno di voi leggendo questo articolo griderà che sono un esagerato, un visionario. Bè lascio a voi deciderlo, riporto l'articolo dell'espresso che riporta in maniera molto chiara cosa è successo, cosa succede e cosa succederà:

AVEVA l'aria di una mattina tranquilla nel centro di Roma. Nulla a che vedere con gli anni Settanta. Negozi aperti, comitive di turisti, il mercatino di Campo dè Fiori colmo di gente. Certo, c'era la manifestazione degli studenti a bloccare il traffico. "Ma ormai siamo abituati, va avanti da due settimane" sospira un vigile. Alle 11 si sentono le urla, in pochi minuti un'onda di ragazzini in fuga da Piazza Navona invade le bancarelle di Campo dè Fiori. Sono piccoli, quattordici anni al massimo, spaventati, paonazzi.

Davanti al Senato è partita la prima carica degli studenti di destra. Sono arrivati con un camion carico di spranghe e bastoni, misteriosamente ignorato dai cordoni di polizia. Si sono messi alla testa del corteo, menando cinghiate e bastonate intorno. Circondano un ragazzino di tredici o quattordici anni e lo riempiono di mazzate. La polizia, a due passi, non si muove.

Sono una sessantina, hanno caschi e passamontagna, lunghi e grossi bastoni, spesso manici di picconi, ricoperti di adesivo nero e avvolti nei tricolori. Urlano "Duce, duce". "La scuola è bonificata". Dicono di essere...
La linea del terrore preannunciata e consigliata da Cossiga, è stata messa in atto. Far credere che i manifestanti creano disordine, per poi poterli punire dovutamente, così che possano imparare la lezione: MAI MANIFESTARE, MAI PROTESTARE.

Ancora una volta assistiamo a un bel rito di antidemocrazia all'italiana.

P.S.: Nel video che ho riportato vedete esponenti dell'IDV, tra cui Pancio Pardi, parlare con i manifestanti.

P.S.S: Grazie a VOI, voi che votate o avete votato questo governo e questa maggioranza, davvero un grazie dal più profondo del ... .



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mercoledì 29 ottobre 2008

Il valzer del PD



Oggi voglio parlare del PD, Partito Democratico. Il partito di Veltroni e dell'opposizione, anche se non credo rientri in questa schematizzazione.
Qualche giorno fa il PD annunciava la rottura con l'Italia dei Valori perchè quest'ultimo si macchiava di un crimine assai grave, VERA OPPOSIZIONE, la quale ha portato a una crescita del consenso dell'IDV da un 4 e qualcosa percento al 9,1 % degli ultimi sondaggi. Questo ovviamente a discapito anche del PD il quale non facendo opposizione perde sostegno da quell'elettorato critico.

Veltroni giustifica il fatto dicendo che Di Pietro non ha portato avanti gli impegni sotto campagna elettorale, da come potete ascoltare nel video. Ad oggi, fortuna che sia andata così, perchè un gruppo unico avrebbe portato ad una diminuzione dello spazio di manovra in parlamento da parte dell'IDV, lasciando meno libertà di fare una vera opposizione. Poi sarebbe stato un grave errore una fusione di questi due partiti.

Qualche giorno dopo a questa "ferma" decisione di Walter Veltroni ( presidente del PD ) esce il risultato di un nuovo sondaggio il quale affermava che il popolo del PD preferiva di gran lunga l'alleanza con Antonio Di Pietro e la sinistra piuttosto che con l'UDC ( più che comprensibile ).

Bene, detto questo, il valzer della politica fa si che il PD torna indietro nei suoi passi e riabbraccia il suo alleato. Un abbraccio alla giuda, secondo me, perchè non appena potrà cercherà di nuovo di scaricare il suo "alleato".

Ovviamente questo allargamento impressionante del consenso, in soltanto sei mesi, dell'IDV oltre a far tremare il PD, perchè perde costantemente consenso, allo stesso modo gli fa gola per le future elezioni.

Sondaggio popolo PD clicca qui.
Sondaggio crescita IDV clicca qui.

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lunedì 27 ottobre 2008

Repubblica Democratica del Congo e il grande silenzio


Ogni tanto come sapete, voi che seguite il blog, mi interesso anche di quello che accade fuori l'Italia. Quello di cui tratto oggi è qualcosa di raccapricciante, della quale non riesco neanche ad immaginare. Mentre vi parlo sto male. Sto male perchè cose del genere non dovrebbero accadere ma purtroppo accadono e nessuno sa niente.

Nella Repubblica Democratica del Congo da diversi anni a questa parte sta susseguendosi una serie infinita di crimini sulle donne. Il Congo è un ricchissimo stato il quale è dilaniato da cruente guerre civili che vedono come obbiettivo appunto la predominanza in una terra tanto ricca.

Il Congo citando dall'enciclopedia:
The Congo is the world's largest producer of cobalt ore,[9] and a major producer of copper and industrial diamonds. It has significant deposits of tantalum, which is used in the fabrication of electronic components in computers and mobile phones
Traduzione grezza: Il Congo è il più grande produttore al mondo di cobalto grezzo, e maggiore produttore di rame ed industria di diamanti. Ha inoltre un significativo deposito di tantalio, il quale è usato per fabbricare componenti elettronici per computer e telefonini.
Vittime di queste guerre sono, soprattutto, le donne, le quali sono violentate CON FUCILI poi rapate a zero e perchè no, riviolentate
Le donne hanno poi due scelte, la prima raccontare la violenza, il che significherebbe l'abbandono da parte dei mariti e dei familiari, la seconda tacere e lasciarsi logorare da questa violenza. 

In Congo ( nella repubblica democratica, esistono due conghi ) c'è uno dei più grandi reggimenti ONU con 17000 soldati. I quali non muovono un dito nonostante dovrebbero essere li per proteggere la popolazione. Volendo essere maliziosi, si potrebbe dire che i soldati sono li per garantire le risorse minerarie, di questa ricca terra, alle grandi nazioni o alle grandi multinazionali. Ovviamente è una supposizione ma credo non troppo errata. 

Fortunatamente c'è qualcuno che cerca di aiutare queste povere donne: Social Aid For the Elimination of Rape (SAFER) .
Ognuno di noi può mettersi in contatto con questa associazione, se si vuole in qualche modo partecipare.
Da parte nostra credo che già passando parola sia un piccolissimo aiuto, perchè se tutti ne parlassero e se l'opione pubblica mondiale si concentrasse un'attimo su questa tematica, qualcosa si potrebbe fare. Quindi PASSATE PAROLA e INFORMATE.



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Marco Travaglio: passaparola


Ecco la registrazione dell'intervento live. Buona visione.

venerdì 24 ottobre 2008

Cossiga fuori dal Parlamento, dalle istituzioni e perchè no dalla piazza mediatica


Mentre leggevo queste parole non volevo credere a quello che stavo leggendo. Inizialmente pensavo fosse un qualche articolo ironico, una provocazione, invece mi sono dovuto ricredere, sono le parole di un folle, di un antidemocratico, di un membro del nostro Senato.

Francesco Cossiga è, cito dall'enciclopedia:
l'ottavo presidente della Repubblica dal 1985 al 1992 quando assunse, di diritto, l'ufficio di senatore a vita. A seguito di un decreto del presidente del Consiglio dei ministri può fregiarsi del titolo di presidente emerito della Repubblica Italiana.
È stato ministro dell'Interno nel Governo Andreotti III dal 1976 al 1978, quando si dimise in seguito all'uccisione di Aldo Moro. Dal 1979 al 1980 fu presidente del Consiglio dei Ministri e fu presidente del Senato della Repubblica nella IX legislatura dal 1983 al 1985, quando lasciò l'incarico perché fu eletto al Quirinale.
E' un uomo che in Italia ha goveranto, comandato e giocato con il nostro paese ( secondo alcuni ha anche contribuito alla morte di Aldo Moro ) per tanti anni, credo MAI COME OGGI abbia osato tanto, dire in maniera così eclatante, alla luce del sole, parole così criminose.
Un uomo del genere all'estero, in una delle tante democrazie, come ad esempio qui da dove vi sto scrivendo, l'Inghilterra, quest'uomo avrebbe finito la sua vita politica. Non sarebbe più nessuno. Invece da noi quest'uomo è presidente emerito della Repubblica Italiana.

Detto questo passo alla copia dell'intervista che potete leggere a questo indirizzo:clicca qui .
Maroni dovrebbe fare quel che feci io quand'ero ministro dell'Interno. In primo luogo, lasciare perdere gli studenti dei licei, perchè pensi a cosa succederebbe se un ragazzino rimanesse ucciso o gravemente ferito... Lasciarli fare (gli universitari, ndr). Ritirare le forze di Polizia dalle strade e dalle Università, infiltrare il movimento con agenti provocatori pronti a tutto, e lasciare che per una decina di giorni i manifestanti devastino i negozi, diano fuoco alle macchine e mettano a ferro e fuoco le città. Dopo di che, forti del consenso popolare, il suono delle sirene delle ambulanze dovrà sovrastare quello delle auto di Polizia e Carabinieri. Nel senso che le forze dell'ordine non dovrebbero avere pietà e mandarli tutti in ospedale. Non arrestarli, che tanto poi i magistrati li rimetterebbero subito in libertà, ma picchiarli e picchiare anche quei docenti che li fomentano. Soprattutto i docenti. Non dico quelli anziani, certo, ma le maestre ragazzine sì... questa è la ricetta democratica: spegnere la fiamma prima che divampi l'incendio.
Gli studenti, intanto, sono ancora lì, a manifestare contro quella che definisco una legge, anzi scusate DECRETO LEGGE, vergogna. Grazie ragazzi.

Ovviamente tutti gli organi di stampa non ne parlano, come sempre, d'altronde siamo in Italia.

Cos'altro aggiungere... NIENTE apparte VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA...

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Nature si esprime contro la riforma scolastica e contro il governo


La rivista Nature critica la linea del governo riguardo la nuova "riforma"... Chissà se Berlusconi chiamerebbe anche questa una rivista, comunista. Oggi come oggi ogni critica a Berlusconi e il suo governo ha come risposta sempre e soltanto:
-"Bè è comunista!".
Si questi governanti hanno sempre molto argomentazioni nel rispondere... COMUNISTI COMUNISTI COMUNISTI. Incredibile.

Comunque per capire meglio con chi abbiamo a che fare, se questa rivista ha una certa credibilità, approfondiamo il discorso leggendo nell'enciclopedia:
Nature è una delle più antiche ed importanti riviste scientifiche esistenti, forse in assoluto quella considerata di maggior prestigio nell'ambito della comunità scientifica internazionale (insieme a Science). Viene pubblicata fin dal 4 novembre 1869.

Nonostante la maggior parte delle riviste scientifiche oggi siano altamente specializzate, Nature è uno dei pochi giornali, insieme ad altri mensili quali Science e Proceedings of the National Academy of Sciences, che pubblica ancora articoli originali di un vasto intervallo di campi scientifici.
Quindi detto questo possiamo assumere che si tratta di una rivista attendibile. Ora passiamo al testo dell'articolo ( traduzione tratta da italiadallestero.info ):

Nel tentativo di accelerare la sua arrancante economia, il governo italiano si concentra su obiettivi facili, ma sconsiderati. È un periodo buio e arrabbiato per i ricercatori in Italia, esposti ad un governo che mette in atto la sua strana filosofia per il taglio dei costi. La settimana scorsa, decine di migliaia di ricercatori sono scesi in strada per manifestare la loro opposizione ad una proposta di legge volta a frenare la spesa pubblica. Se passa, come previsto, la legge provocherebbe il licenziamento di quasi 2000 ricercatori precari, che costituiscono l’ossatura degli istituti di ricerca italiani perennemente a corto di personale - e metà di essi sono già stati selezionati per posizioni a tempo indeterminato.

Proprio durante la manifestazione dei ricercatori, il governo di centro-destra di Silvio Berlusconi, che è tornato al governo lo scorso maggio, ha deciso che i fondi di università e ricerca potrebbero essere usati per aiutare le banche e gli istituti di credito italiani. Questa non è la prima volta che Berlusconi ha bersagliato le università. Ad agosto ha firmato un decreto che tagliava i fondi universitari del 10% e ha permesso di coprire solo una posiziona accademica vuota su cinque. Ha anche permesso alle università di trasformarsi in fondazioni private per ottenere introiti aggiuntivi. Dato il clima attuale, i rettori universitari ritengono che l’ultimo passo sarà usato per giustificare ulteriori tagli ai fondi e che alla fine li costringerà a cancellare i corsi che non hanno grande valore commerciale, come gli studi classici o addirittura le scienze di base. La notizia è arrivata all’inizio delle vacanze estive, ma le conseguenze sono state comprese pienamente solo ora - troppo tardi, visto che il decreto sta per essere trasformato in legge.

Nel frattempo, il Ministro per l’educazione, l’università e la ricerca, Mariastella Gelmini, non si è espressa in merito a tutte le questioni relative al suo ministero tranne quella sulle scuole secondarie e ha permesso che decisioni governative consistenti e distruttive fossero eseguite senza fare alcuna obiezione. Ha rifiutato di incontrare i ricercatori e gli accademici per ascoltare le loro preoccupazioni o per spiegare loro le direttive che sembrano richiedere il loro sacrificio. Inoltre non ha neppure delegato un sottosegretario che si occupi di tali questioni al suo posto.

Le organizzazioni scientifiche colpite dalla legge sono tuttavia state ricevute dall’ideatore della legge, Renato Brunetta, Ministro della pubblica amministrazione e innovazione. Brunetta ritiene che si possa fare ben poco per fermare o modificare la legge, anche se è ancora in discussione nei vari comitati e deve ancora essere votata in entrambe le camere. In un’intervista ad un quotidiano, Brunetta ha paragonato i ricercatori ai “capitani di ventura” [sic N.d.T.], mercenari avventurieri del rinascimento, dicendo che dar loro un lavoro permanente equivarrebbe quasi ad ucciderli. Ciò mistifica un problema che i ricercatori gli avevano spiegato: che la ricerca di base di un paese richiede un adeguato rapporto tra il personale permanente e quello precario, con i ricercatori precari (per lo più post-dottorati) che si spostano tra laboratori di ricerca permanenti, stabili e ben equipaggiati. In Italia, come hanno tentato di spiegare a Brunetta, questo rapporto è tutt’altro che adeguato.

Il governo Berlusconi può anche ritenere che siano necessarie delle misure finanziare severe, ma i suoi attacchi alla ricerca di base italiana sono avventati e poco lungimiranti. Il governo ha trattato la ricerca semplicemente come un’altra spesa da tagliare, quando invece dovrebbe essere considerata un investimento per costruire l’economia del sapere del ventunesimo secolo. In effetti l’Italia ha già sposato questo concetto aderendo alla Strategia di Lisbona 2000 dell’Unione Europea, in cui gli stati membri hanno promesso di aumentare i fondi di ricerca e sviluppo (R&D) fino al 3% del loro prodotto interno lordo. L’Italia, un paese del G8, ha una delle spese in R&D più basse del gruppo, essendo appena dell’1.1%, meno della metà di quanto spendono nazioni comparabili come la Francia e la Germania.

Il governo non deve considerare solo i guadagni a breve termine attuati attraverso un sistema di decreti facilitato da ministri compiacenti. Se vuole preparare un futuro realistico per l’italia, come dovrebbe, il governo non dovrebbe riferirsi pigramente al passato, ma capire come funziona la ricerca in Europa oggi.
Da questo link invece è possibile arrivare all'articolo originale in inglese per chi è ancora scettico: clicca qui .

giovedì 23 ottobre 2008

Scioperi, manifestazioni e occupazioni delle Scuole contro il decreto legge Gelmini, la risposta antidemocratica del governo


L'ultima delle vergogne di casa nostra è la volontà, da parte del governo, di usare la forza per bloccare le occupazioni della scuola e chissà se anche degli scioperi. In un paese democratico una contrapposizione così forte avrebbe smosso qualunque posizione visto che i governanti sono li per rappresentare il popolo. In qualche modo si sarebbe fatto un dietro front. Ma no, noi non siamo in un paese democratico e chi deve fare il dietro front sono gli studenti, il popolo. Si perchè da noi non sono i governanti a seguire il popolo ma è chi governa a dettare cosa deve piacere al popolo. Vergognoso. Le università sono la culla della cultura italiana, scioperare occupare scuole sono un buon segno che non è del tutto vero che i giovani provano disinteresse per la politica come vogliono farci credere. Più che altro provano disgusto verso questa politica.
L'uso della forza negli atenei è la cosa più vergognosa alla quale potremmo assistere.

Ma se scioperano molti studenti, quindi persone che, in teoria, hanno un forte grado di scolarizzazione e di cultura, forse qualcosa non va?

Comunque ecco il video di Berlusconi e il suo annuncio dittatoriale:



Ora aggiungo altri video dei "delinquenti" degli "antidemocratici" di coloro che "ledono" il diritto altrui...




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mercoledì 22 ottobre 2008

La coerenza della Lega Nord

Riporto qui un video chiarissimo ( preso da un post di Daniele Martinelli ), perfetto, il dove si mette in luce l'incoerenza della Lega. Nata come un movimento di protesta con slogan come "Roma ladrona", oggi, passati venti anni, divenuto partito ha cambiato faccia, cambiato ideali e cambiato fini. Questo movimento non appena visto la poltrona, il comando si è dimenticata forse di cosa diceva... Si è dimenticata di cosa diceva riguardo il suo Illustrissimo Cavaliere Berlusconi compagno di merende?
Io mi chiedo cosa si pensi quando alle elezioni si fa una croce sopra quel simbolo... Si pensa? O oramai si è talmente confusi da tutte queste affermazioni contrastanti da non riuscire a pensare? 

Buona visione:


martedì 21 ottobre 2008

Berlusconi come il leader del Nord Korea per l'informazione


Riporto qua l'articolo di cui Marco Travaglio parlava riguardo l'articolo del Financial Times.
Aggiungo il fatto che il Financial Times non è comunista, questa stupida affermazione devo aggiungerla perchè ogni qualvolta qualcuno dice la verità su Berlusconi viene marchiato da comunista ( ovviamente di quelli che mangiano i bambini... ).
Riporto il link e l'articolo:

http://www.ft.com/cms/s/0/080f4876-9cae-11dd-a42e-000077b07658.html

Ecco la parte interessante:
Banks and markets are tumbling but the crisis is benefiting Silvio Berlusconi, the Italian premier, whose treatment in parts of the media is nearing North Korean levels of adulation as his government exerts an authority not seen for decades.
Altra parte molto interessante dell'articolo:

The prime minister has used his solid parliamentary majority to secure immunity for himself while in office.


Per chi non l'avesse capito si riferisce al Lodo Alfano.

lunedì 20 ottobre 2008

Passaparola: la nostra informazione | Abolizione canone Rai



Io non guardo la tv. L'aborro. Qualcuno si chiderà come mai altri, spero, condivideranno in pieno. L'aborro perchè è una scatola dalla quale oramai non trarre più niente di buono. 
Detto questo vi invito ad una simpatica anzi stupenda iniziativa: smettere di pagare il canone Rai per una televisione non pubblica ma partitocratica, censurata e deleteria per la mente umana. Quindi perchè pagare una cosa del genere? Per quale motivo dovrei pagare una qualcosa che non mi giova?!
Ora vi starete chiedendo se è possibile farlo ed io vi rispondo di si. In aiuto viene l'ADUC Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori la quale sta portando avanti una campagna a favore del non pagamento LEGALE del canone Rai:
Non chiediamo ai cittadini di smettere di pagare con scioperi o altro, in quanto sarebbero sanzionati - specifica ADUC - Li informiamo su come disdire il canone legalmente, attraverso la richiesta di suggellamento della propria tv (un impegno a non guardare i programmi televisivi)
Detto questo vi segnalo il modulo a questo link con tutte le specifiche informazioni del caso: Clicca qui

domenica 19 ottobre 2008

Emilio Fido

E' questa l'informazione di cui abbiamo bisogno? E' questa informazione? Sono questi i giornalisti? Vergognosa l'affermazione di Emilio Fede. Emilio Fede direttore di un telegiornale di una televisione abusiva, vedi caso Europa 7, trasmesso a livello nazionale si permette di dire certe cose? Minimo meriterebbe l'allontanamento dalla scena pubblica. Invece macchè è ancora abusivo in giornale disinformatore e distorsore della verità.

Riporto l'affermazione:


Ovviamente consiglio la lettura del libro Gomorra di Saviano. Nel caso non amaste la lettura è stato anche tratto un film da quest'ultimo. Buona visione

sabato 18 ottobre 2008

Caso Alitalia, tutt'altro che chiuso!

Ecco un'altra delle tante tuffre del nostro "caro" Presidente del Consiglio:

martedì 14 ottobre 2008

Cambiamento climatico


Riporto la newsletter di Greenpeace in cui viene chiesto un modestissimo impegno a favore dell'ambiente. Ecco la lettera:

Cari amici,
i cambiamenti climatici sono la più grave minaccia ambientale, economica e umanitaria che l'uomo si trova ad affrontare. Per evitare una crisi climatica irreversibile occorre fermare la crescita delle emissioni di gas serra entro il 2015, e dimezzarle al 2050.

Per ridurre le emissioni di CO2 è necessaria una rivoluzione energetica basata sulla progressiva riduzione dell'uso dei combustibili fossili, a partire dal carbone, e dallo sviluppo delle alternative veramente pulite: efficienza e fonti rinnovabili.

Per questo chiediamo al Governo di:

1. introdurre una moratoria per nuove centrali a carbone
Il carbone è alla base della crisi climatica in quanto è la prima singola fonte del riscaldamento globale: circa un terzo delle emissioni mondiali di CO2 si devono alla sua combustione.

2. abbandonare l'idea di un ritorno al nucleare in Italia
Il nucleare è una tecnologia costosa e rischiosa, che non ha risolto nessuno dei suoi problemi: dai rischi di incidente grave alla gestione delle scorie, dalla proliferazione nucleare alla limitatezza della risorsa Uranio.

3.favorire l'efficienza energetica con l'obiettivo del 20 per cento al 2020
In Italia è possibile tagliare i consumi elettrici per 100 miliardi di kWh al 2020 (circa un terzo degli attuali consumi) con benefici economici pari a 65 miliardi di euro. L'efficienza è la fonte energetica più economica, pulita e abbondante.

4. favorire lo sviluppo delle fonti rinnovabili come richiesto dall'Europa
Nel settore elettrico le rinnovabili possono fornire 50 miliardi di kWh al 2020. Questo permetterà di tagliare le emissioni di CO2 per 25 milioni di tonnellate, e di risparmiare circa 10 milioni di tonnellate di petrolio equivalenti all'anno.

PARTECIPA ANCHE TU ALLA PETIZIONE PER UNA RIVOLUZIONE ENERGETICA PULITA IN ITALIA.

SCRIVI SUBITO A BERLUSCONI E AL MINISTRO SCAJOLA.

P.S. Come sai, Greenpeace rifiuta il contributo economico di aziende e istituzioni, e accetta soldi solo da singoli cittadini. Se vuoi sostenere le nostre campagne in difesa del Pianeta, clicca qui e compila in sicurezza il form.

P.S. Inoltra questo messaggio ai tuoi amici e a chi è interessato a combattere i cambiamenti climatici, causati dai combustibili fossili e altre atività umane.

Francesco Tedesco
Responsabile Campagna Clima ed Energia
GREENPEACE Italia

lunedì 13 ottobre 2008

Passaparola 13-10-2008



Testo:

"Buongiorno a tutti.
Oggi ringrazierò dei giornalisti perché qualcuno ce l'abbiamo ancora, per fortuna.
E meno male perché così non ci sentiamo inutili. Il primo giornalista che vorrei ringraziare è Milena Gabanelli.
Non soltanto per la splendida puntata di Report di ieri sera, in cui abbiamo visto crollare, alla seconda o terza domanda, il grande patriota Colaninno che doveva salvare l'Alitalia.
Ieri sera abbiamo appreso che ancora non c'è niente di deciso, che il prezzo che loro offrono per rilevare la parte sana dell'Alitalia è tutto da verificare.
Ma soprattutto abbiamo appreso che il famoso impegno a non vendere da parte dei sedici patrioti della cordata CAI in realtà è una balla.
Quando la Gabanelli ha messo il piano della CAI sotto il naso di Colaninno chiedendogli dove sta scritto l'impegno dei sedici soci a non vendere, Colaninno si è messo a ridere, come dire "lo sai anche tu che c'è!".
Però non è riuscito a trovarlo nemmeno lui.
Abbiamo anche appreso che la ragione sociale della CAI, fino a questo momento, è quella di trattare passamanerie, che non mi pare siano sinonimo di aerei.
Ma la Gabanelli va ringraziata soprattutto, insieme a Giovanna Bursier che curava il servizio sull'Alitalia, per avere scoperto ciò che nemmeno l'opposizione parlamentare aveva scoperto.
Voi direte: "beh, ci vuol poco... l'opposizione praticamente non esiste...".
Pensate che quando Di Pietro ha votato no alla costituzionalità del decreto Alitalia, il Partito Democratico non ha trovato di meglio che astenersi.
Si astengono addirittura sulla porcata Alitalia.
Bene, in questo decreto all'ultimo momento, come al solito, era stato inserito con il parere favorevole del governo - questo dice il resoconto stenografico dell'Aula - un emendamento che i giornali hanno chiamato salva-Tanzi, salva-Cragnotti, salva-Geronzi.
Il problema è che con tutti i governi ombra, tutti i cervelloni che ci sono all'opposizione, ma anche con tutti i cervelloni che ha Tremonti nella sua testa e intorno a se, nessuno si è accorto che il governo aveva dato via libera a questo emendamento che stabiliva il colpo di spugna su tutti i processi per bancarotta, anche fraudolenta.
Per essere penalmente responsabili quelli che hanno mandato in vacca le loro società o quelle che amministravano, bisogna che queste società vengano dichiarate in stato di fallimento.
Cosa che di solito non succede mai, soprattutto nei casi più gravi: c'è l'insolvenza ma poi non si arriva al fallimento perché ci sono pratiche di amministrazione controllata o concordata per cui, come Parmalat, la società viene ripresa per i capelli e salvata da commissari come Bondi o, come nel caso dell'Alitalia, da commissario Fantozzi.
Quando non c'è la dichiarazione di fallimento non si può procedere per bancarotta nei confronti degli amministratori che hanno portato al crack.
Questo era l'emendamento, clamoroso, che persino esponenti dell'opposizione, che sono i poveretti che voi vedete, avrebbero potuto notare se leggessero le leggi alle quali dovrebbero opporsi.
Invece passano le loro giornate a fare non si sa bene che cosa, pagati da noi, e non leggono nemmeno le leggi che noi li abbiamo mandati lì apposta per controllare e a cui dire di no, quando sono scandalose come in questo caso.
Per fortuna, una giornalista - Giovanna Boursier insieme a Milena Gabanelli - ha scoperto questo, hanno anticipato la notizia a Repubblica e questa legge è stata frettolosamente ritirata.
Pensate: se l'opposizione esistesse avrebbe avuto un'autostrada.
I suoi rappresentanti che vanno tutte le sere a infestare i programmi televisivi avrebbero potuto alzarsi e dire: "signori, noi con questa gente non vogliamo nemmeno più farci vedere nello stesso salotto televisivo, perché qualcuno potrebbe scambiarci gli uni con gli altri.
Sappiate che questi signori stanno cercando di salvare i responsabili dei crack Cirio, Parmalat, ecc".
Per non parlare del salvataggio preventivo del crack Alitalia, perché voi sapete che la procura di Roma sta lavorando sui bilanci degli ultimi anni dell'Alitalia e l'Alitalia, checché se ne dica, non esiste più.
E' stata già dichiarata l'insolvenza.
Magari qualcuno potrebbe pagare ma questa legge salvava anche ex post gli amministratori dell'Alitalia, oltre a Tanzi, imputato per il crack Parmalat, a Cragnotti e i suoi per il crack Cirio.
E il banchiere Geronzi - che abbiamo visto entrare trionfalmente a Palazzo Chigi l'altro giorno per salvare la finanza italiana e forse quella mondiale, coccolato dal governo Berlusconi e Tremonti - imputato sia per la Cirio che per la Parmalat.
Oltre a essere già stato condannato per un terzo crack, quello dell'Italcase.
Si salvavano tutti.
Pensate che opportunità aveva l'opposizione per riguadagnare punti e screditare un governo così. Invece no: zitti, dormienti.
Ha scoperto tutto una giornalista.
Qualcuno ritiene che il silenzio non fosse così casuale. Qualcuno ha ritenuto che fosse un silenzio complice, che questi signori sapessero cosa stava facendo il governo.
Ma sapete com'è: Geronzi è uno che piace al centrosinistra perché prima ha sistemato i debiti di Fininvest-Mediaset, poi quelli dei DS.
Insieme alla famiglia Angelucci, quella proprietaria di cliniche nel Lazio, nell'Abruzzo, nella Puglia, spesso convenzionate con le regioni.
La famiglia Angelucci pubblica due giornali: Libero, di Vittorio Feltri, e il Riformista.
Sono giornali che paghiamo anche noi, perchè oltre che essere pagati dagli Angelucci hanno pure il finanziamento non perché siano organi di partito ma perché sono organi di finti partiti.
La famiglia Angelucci è legata mani e piedi al banchiere Geronzi.
Sarà un caso, ma dopo che l'altra sera ad Annozero abbiamo osato raccontare chi è il banchiere Geronzi, immediatamente, il giorno dopo, il Riformista ha sparato contro Annozero.
Il riformista di Angelucci in difesa di Geronzi.
C'è chi sostiene, dunque, che per questi rapporti trasversali che ha, tutto il Parlamento si sia messo a cuccia quando il governo ha deciso di salvare Geronzi, oltre a quelli di Alitalia, Parmalat e Cirio.
Anche perché il banchiere Geronzi è difeso dall'avvocato di D'Alema, l'ex senatore DS Guido Calvi, che fin che stava in Parlamento aveva lo stesso conflitto di interessi che hanno Ghedini, Pecorella e gli altri che si occupano di giustizia come legislatori e come difensori di imputati eccellenti.
Grazie a Milena Gabanelli, questa manovra è stata sventata.
Alla fine l'insipienza o la mascalzonaggine di alcuni esponenti del centrosinistra ha fatto sì che ad avvantaggiarsi della legge pro Tanzi, Geronzi, Cragnotti, pro distruttori di Alitalia fosse Tremonti.
Tremonti ha fatto un figurone perché lui, rappresentante del governo che aveva dato l'ok a questa porcata, ha detto: "o la ritirare o mi ritiro io".
Come se si rivolgesse ad altri e non alla sua coalizione e al suo governo.
Insomma, è sembrato che il vero avversario di questa porcata non fosse l'opposizione ma Tremonti, cioè il governo.
Pensate in che mani è l'opposizione in Italia.
Il tutto, comunque, è stato sventato grazie all'intervento di due giornalista come Giovanna Boursier e Milena Gabanelli e questo dimostra che, per fortuna, quando i giornalisti fanno il loro mestiere servono, molto.
Pensate, se fosse passata questa legge, che cosa ne sarebbe stato del processo che sta per concludersi a Milano a carico di Tanzi e delle banche americane che pilotavano la Parmalat per portarla sempre più nel gorgo del fallimento.
Va ringraziata un'altra giornalista: Liana Milella.
Questa mattina, su Repubblica, ci racconta della nuova legge ad personam.
Ormai la fabbrica delle leggi ad personam è quotidiana, sforna ogni giorno un prodotto sempre più mostruoso e deforme.
Cambia la "personam", nel senso che ogni giorno bisogna salvarne una tra gli amici degli amici, ma la formula è sempre la stessa.
C'è un problema da risolvere a Tizio, Caio, Sempronio? Si fa una legge e glielo si risolve.
Abbiamo avuto, in questa legislatura - proprio oggi si compiono i sei mesi dalle elezioni di Aprile - in questi sei mesi abbiamo già visto sei leggi ad personam tentate o approvate.
Si è partiti con la salva Rete4, la personam era Berlusconi mentre quella da danneggiare era Di Stefano, Europa7.
Subito dopo la blocca processi: bisognava bloccare il processo Mills e qui la personam da salvare era di nuovo Berlusconi.
Dato che poi i processi da bloccare erano 100.000, sapete che si è arrivati a un compromesso: blocchiamo solo quelli della personam e non quelli delle altre personas e si è fatta la legge Alfano.
Che qualcuno chiama "lodo", ma non lo è: il lodo è una soluzione concordata. Qui non c'è niente di concordato, viene imposta dall'alto: chiamiamolo "porcata Alfano" e firmiamo ai banchetti dell'Italia dei Valori e degli altri che l'hanno sostenuto, questa raccolta.
Più siamo meglio è: non lasciamoci fregare dal tetto delle 500.000 firme. Devono essere milioni, bisogna far capire che siamo milioni di persone, che ci teniamo all'uguaglianza dei cittadini e alla Costituzione. Terza legge.
Quarta legge: la legge pro Matteoli.
Voi sapete che è intervenuto l'avvocato Consolo con una norma che stabilisca che i ministri o gli ex ministri sotto processo non possano essere processati senza l'autorizzazione del Parlamento.
Oggi è così solo per i reati legati alle funzioni ministeriali, in futuro, secondo questa porcata, dovranno passare al vaglio del Parlamento anche i processi per fatti completamente estranei o addirittura precedenti alla carica ministeriale.
La quinta è la legge pro Tanzi, Cragnotti, Geronzi.
La sesta è quella che Liana Milella ci rivela questa mattina su Repubblica.
Qui, per fortuna, qualcuno dell'opposizione se n'è accorto.
Soprattutto due rarissimi parlamentari che se ne intendono: Gerardo D'Ambrosio e Felice Casson, ex magistrati entrambi.
Che cosa hanno scoperto? Che l'altro giorno, infilato nella norma che incentiva i magistrati che si recano nelle sedi disagiate con aumenti di stipendio, hanno inserito un piccolo codicillo che abroga una norma approvata nel 2007 dal governo Prodi.
Cosa diceva quella norma? Che i magistrati non possono ricoprire incarichi direttivi oltre i 75 anni se sono stati reintegrati in base alla legge che consentiva ai funzionari pubblici, sospesi o dimissionari per processi o condanne, che poi venivano assolti e potevano essere reintegrati.
In caso di reintegro, comunque il magistrato non può ricoprire incarichi direttivi se ha compiuto 75 anni.
Uno dirà: "ma di chi stanno parlando? Fate nomi e cognomi!".
Chi è il magistrato che è stato reintegrato dopo che si era dimesso perché era stato condannato, poi era stato assolto ed è ritornato in carica e ha compiuto 75 anni? Non ce ne sono mica tanti: ce n'è uno.
Si chiama Corrado Carnevale.
E' una vecchia conoscenza, soprattutto di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, che lo consideravano l'avversario numero uno.
Subito dopo la mafia c'era colui che alla presidenza della prima sezione penale della Cassazione si incaricava di cassare, annullare, decine di sentenze di condanna emesse dai giudici di Palermo nei confronti dei capi mafia.
Ma non solo di quelle di Palermo: assolveva anche i clan processati e condannati a Torino, ad esempio.
Sempre con cavilli, virgole mancanti, timbri incompleti. Era il re del garbuglio. Lo chiamavano "l'ammazza sentenze".
Secondo alcuni testimoni, suoi colleghi in Cassazione e alcuni pentiti di mafia questo signore non annullava le sentenze perché andavano annullate ma perché era d'accordo con la mafia.
Si è fatto un processo, Carnevale è stato assolto in primo grado, condannato in appello e poi la Cassazione ha annullato senza rinvio la sentenza.
Senza rinvio vuol dire che non ha disposto un nuovo processo in appello, come spesso avviene, ha annullato definitivamente stabilendo che le prove utilizzate dalla Corte d'Appello, quelle decisive, non erano più utilizzabili.
Come mai? Dei colleghi di Carnevale in Cassazione, che raccontavano di come lui facesse pressioni per ottenere l'annullamento delle condanne dei mafiosi anche quando non c'entrava niente perché non presiedeva il collegio - figurarsi quando lo presiedeva... c'erano racconti di suoi colleghi che dicevano: "quando eravamo in camera di consiglio lui ci diceva di annullare". Ma anche quando non era in camera di consiglio chiamava alcuni colleghi e diceva: "mi raccomando, annullate".
La Corte ritiene utilizzabili queste dichiarazioni nel senso che ritiene, come si era sempre ritenuto fino a quel momento, che se in camera di consiglio dove vige il segreto più assoluto - nessuno può rivelare cosa succede in camera di consiglio - si commettono dei reati, metti che il presidente malmena uno degli altri giudici, il giudice quando esce con l'occhio nero potrà dire "mi ha menato il presidente"... anche se la camera di consiglio è segreta, se si tratta di scoprire se sono stati commessi dei reati e chi li ha commessi si può divulgare cosa è avvenuto.
La Cassazione, sconvolgendo e ribaltando questa impostazione originaria, ha detto no: "non si può rivelare nulla della camera di consiglio, nemmeno quando si tratta di processare qualcuno per qualcosa fatto all'interno della camera di consiglio".
Quindi ha dichiarato inutilizzabili le dichiarazioni dei magistrati di cassazione che dichiaravano di aver subito pressioni in camera di consiglio da Carnevale.
Quindi, se la prova non vale più perché sono cambiate le regole durante la partita è evidente che a quel punto Carnevale, anche per questo motivo, è stato assolto.
La Corte non si è accorta di un altro fatto: alcuni colleghi di Carnevale, che lo accusavano, non raccontavano di pressioni avvenute dentro la camera di consiglio.
Raccontavano di pressioni che faceva quando non stava in camera di consiglio, perché non presiedeva il collegio.
Erano pressioni avvenute fuori e dovrebbero essere utilizzabili.
Han fatto un fritto misto, han messo tutto dentro, hanno detto che era tutto inutilizzabile e, anche per questo motivo, Carnevale è stato assolto.
A questo punto, dopo la condanna in appello, si era dimesso dalla magistratura, altrimenti il CSM l'avrebbe comunque sospeso o cacciato.
Dopo che la Cassazione lo ha assolto, lui ha ottenuto una legge per poter rientrare in magistratura dopo che si era messo in prepensionamento.
Legge che ha approvato la maggioranza di centrodestra nel 2003, con voti delle solite teste di cavolo di una parte del centrosinistra che quando si tratta di dare una mano nelle porcate non si tira mai indietro.
Questa maggioranza trasversale riportò Carnevale in magistratura, alla Cassazione, a presiedere una sezione della Cassazione.
Per il momento sezione civile, prima stava nel penale.
Ma non è che l'assoluzione della Cassazione cancella i fatti.
Per esempio, indagando su di lui i magistrati di Palermo l'avevano intercettato per un certo periodo e l'avevano sentito, subito dopo la morte di Falcone e Borsellino, parlare di loro con dei suoi colleghi.
Carnevale, in quelle telefonate intercettate, li chiamava - Falcone e Borsellino, i martiri dell'antimafia - "i Diòscuri", come se fossero Castore e Polluce.
Li prendeva in giro, da morti. Diceva che erano "due incapaci, con un livello di professionalità prossimo allo zero".
Chiamava Falcone "quel cretino", "faccia da caciocavallo" - cioè faccia da culo, detto molto chiaramente, è un modo di dire siciliano - e aggiungeva: "io i morti li rispetto, ma certi morti no".
Falcone e Borsellino manco da morti, li rispettava.
Aggiungeva: "a me Falcone non è mai piaciuto". Poi insinuava che Falcone avesse messo sua moglie, Francesca Morvillo morta anche lei a Capaci, nella corte d'Appello di Palermo per far confermare le condanne che Falcone otteneva in primo grado.
Lo accusava di aggiustare i processi, diceva al telefono, per "fregare qualche mafioso". Secondo lui condannare i mafiosi significava fregarli.
Questo lo diceva lui. Tant'è che quando l'hanno interrogato gli hanno chiesto: "ma lei conferma le cose che ha detto?" "Si si, io contro di loro ho un'avversione che non è venuta meno neanche dopo che la mafia li ha ammazzati".
Questo è il soggetto che in base a questa legge è tornato in Cassazione.
Ma c'era questa norma, fatta dal centrosinistra, che almeno ci metteva al riparto dalla beffa delle beffe. Carnevale è più vecchio di tutti proprio perché l'hanno reintegrato quando era over quota.
Il fatto che sia il più anziano degli altri lo pone in vantaggi in un'eventuale corsa alla presidenza della Cassazione.
Adesso un presidente c'è, si chiama Carbone, ma va in pensione nel 2010 e Carnevale lascerà la Cassazione nel 2013, quando avrà 83 anni.
Dagli 80 agli 83 anni, quando andrà in pensione Carbone, chi sarà il candidato unico, il più anziano, che ha più titoli per diventare primo presidente della Cassazione, il magistrato più importante d'Italia, quello che sta al vertice della piramide della magistratura sopra il quale non c'è più niente?
Sarà Carnevale.
In base a questa legge che stabilisce che anche se ha compiuto 75 anni ed è stato reintegrato, può diventare dirigente di un ufficio. Può diventare il primo presidente della Corte Suprema di Cassazione.
Così quando un famoso annullatore di sentenze come questo andrà a presiedere la Cassazione, tutti quelli che hanno delle sentenze che stanno per arrivare in Cassazione e che sperano che siano annullate, avranno buone speranze di ottenere il loro bravo annullamento.
Questa è la sesta legge ad personam che passa in Parlamento.
Vi preannuncio che ne avremo presto, probabilmente, una settima.
Adesso devono rinnovare la Corte Costituzionale perché c'è un membro che si è dimesso da un anno e mezzo. E' un ex avvocato di Berlusconi, si chiama Vaccarella.
Era il civilista di Previti e Berlusconi. Si è dimesso un anno e mezzo fa, non l'hanno ancora sostituito ma ora c'è un pressing per sostituirlo.
Con chi lo sostituiranno? Il candidato favorito è il penalista di Berlusconi, l'avvocato Pecorella, che sta in Parlamento.
L'avvocato Pecorella è però imputato a Milano per favoreggiamento nei confronti di Delfo Zorzi, a sua volta imputato a Brescia per la strage di Piazza della Loggia.
Secondo l'accusa, Pecorella e l'avvocato di un pentito, Martino Siciliano, avrebbero pagato questo pentito per ritrattare le accuse a Zorzi sulle stragi di Piazza Fontana e Piazza della Loggia.
Di qui per entrambi, l'altro si chiama Maniacci, l'accusa di favoreggiamento nei confronti di un imputato di strage.
Non era mai capitato nemmeno in Italia che un imputato di favoreggiamento di un presunto stragista venisse promosso a giudice costituzionale.
Ma quando lo diventasse, pensate cosa succederebbe: avremmo un giudice costituzionale che ogni tanto va a un processo dove deve rispondere di favoreggiamento nei confronti di un presunto stragista.
A quel punto ricominceranno a dire che non solo per il capo del governo, dello Stato, per i presidenti di Camera e Senato ci vuole quella tranquillità, che sicuramente uno che ha dei processi non può avere per svolgere il suo mandato, ma anche per i giudici costituzionali bisogna prevedere l'immunità almeno durante l'esercizio delle funzioni.
Quindi si tornerebbe indietro, al lodo Schifani che diversamente dal lodo Alfano immunizzava anche il presidente della Corte Costituzionale e perché no, a quel punto, tutti i suoi membri, come inizialmente voleva fare Alfano.
Voi vedete come una legge ad personam ne figlia tante altre.
E' come una smagliatura che se non viene immediatamente rammendata comincia a dilatarsi e diventa una voragine.
Ecco perché la smagliatura, cioè il Lodo Alfano, fa immediatamente ricucita con l'abrogazione o per via referendaria o per via del respingimento della Corte Costituzionale, perché a furia di fare una legge ad personam dopo l'altra alla fine le uniche "personas" che non otterranno mai giustizia saremo noi cittadini comuni.
Passate parola."

domenica 12 ottobre 2008


Riporto un'articolo dell'Unità di Marco Travaglio:

Ora d'aria
l'Unità, 11 ottobre 2008

Le manifestazioni della sinistra e dell’Italia dei Valori, oggi, e quella del Pd il 25 ottobre non potrebbero cadere in un momento migliore. La macchietta di Palazzo Chigi, tra una visita al Bagaglino e quattro salti in discoteca, è l’emblema del dilettantismo con cui il governo sta affrontando la crisi. Non passa giorno, anzi minuto, senza che Al Tappone si e ci copra di ridicolo. Garantisce ciò che non può garantire (“non fallirà una sola banca italiana, i risparmiatori non perderanno un soldo”). Organizza strane adunate a Palazzo Chigi col governatore di Bankitalia e un banchiere privato, il plurimputato per bancarotta Cesare Geronzi, a cui due berluscloni tentano nottetempo di garantire l’impunità nei processi per bancarotta nei casi Cirio, Parmalat e Italcase (a proposito: dov’era l’opposizione mentre passava l’emendamento, visto che a scoprirlo è stata una giornalista, Milena Gabanelli?).

Invita la gente a investire nelle società più solide, cioè “Eni, Enel e Mediaset”, che guardacaso è sua. Annuncia per l’ennesima volta “il taglio delle tasse”, eventualità catastrofica, visto che - come nota Salvatore Bragantini sul Corriere - “la crisi gonfierà un debito pubblico già debordante”. Promette di “estirpare la corruzione”, essendo imputato in tre processi per corruzione appena sospesi dalla porcata Alfano. Minaccia la Consulta che dovrà giudicare la porcata e tenta d’infilarci il suo avvocato Pecorella al posto di un altro suo avvocato, Vaccarella. Proclama: “Si può governare solo con i decreti”. Annuncia “un G8 straordinario”, subito smentito persino dall’amico Bush. Esalta le virtù democratiche dell’amico Vladimur nel senso di Putin, massacratore di ceceni e di georgiani, giustificando con false versioni l’illegale invasione russa della Georgia e facendo infuriare persino Paolo Guzzanti (subito manganellato da orde di forzisti a comando). Compila liste di proscrizione per la Vigilanza Rai (“né Orlando né Giulietti”), pretendendo di decidere anche le cariche spettanti all’opposizione. Senza contare i tagli selvaggi alla scuola, alla giustizia, alle forze dell’ordine, alla ricerca e persino agli italiani all’estero.

Bene: di fronte a questo spettacolo da repubblichetta delle banane, il Pd che fa? Anziché impegnarsi allo spasimo per portare in piazza quanta più gente possibile,e magari rimangiarsi la scriteriata decisione di sabotare il referendum anti-Alfano, si divide addirittura sull’opportunità di scendere in piazza. Ha cominciato il solito Follini sul Corriere, invitando il Pd a suonare la ritirata in vista del 25 ottobre. Posizione comprensibile, visto che fino a due anni fa Follini stava con Al Tappone e votava tutte le leggi vergogna. Meno comprensibile l’uscita di Rutelli sul Riformatorio: “La piattaforma della manifestazione è superata, occorre un corteo non centrato sulla contrapposizione al governo, ma sulle nostre proposte aggressive per uscire dalla crisi”. Aggressive, Rutelli: vabbè.

Ma il bello deve ancora venire: l’intervista di Enrico Morando al Giornale di Berlusconi, in cui l’esponente del Pd lancia, restando serio, l’idea di una bella manifestazione “non anti-governativa”, anzi, di più: per “incoraggiare e sostenere il governo nello sforzo che sta facendo per fronteggiare l’emergenza”. In piazza, la gente del Pd dovrà “stringersi intorno al governo”, perché “i cittadini hanno un atteggiamento di fiducia nel governo. I calcoli di parte sarebbero infondati oltre che sbagliati. L’opposizione deve fare la sua parte…”. Spettacolare questa idea dell’opposizione che deve chiamare la gente in piazza per sostenere il governo. Figurarsi l’entusiasmo con cui gli elettori del Pd, soprattutto quelli che han firmato l’appello per “Salvare l’Italia” dal “governo che la sta distruggendo”, si sveglieranno all’alba per salire su auto, treni, aerei e pullmann verso Roma, con la prospettiva di “stringersi intorno al governo” Berlusconi, mentre dal palco i Morando e i Rutelli li inviteranno a non essere antigovernativi e Follini, da casa, li sgriderà per non essersene rimasti a casa. Prospettiva elettrizzante, che potrebbe indurre molti a non muoversi, col rischio di far fallire la manifestazione. Per scongiurarlo, non resta che una strada: se l’obiettivo è stringersi intorno al governo, tanto vale invitare anche gli elettori del Pdl, e magari lo stesso Al Tappone. Lui la gente in piazza (“contro il regime delle sinistre”, s’intende) ha già dimostrato di saperla portare. Pienone assicurato.

Marco Travaglio

venerdì 10 ottobre 2008

Corruzione

Torno a scrivere! Ecco un nuovo post riguardo la corruzione. Come molti di voi sapranno una delle maggiori piaghe della nostra società è la corruzione dilagante. Anche questo anno la civil society organisation Transparency International ha pubblicato il nuovo rapporto sulla corruzione rilevata in quasi tutto il mondo. Il risultato per noi, come sempre, è alquanto disastroso rientrando nella posizione dove troviamo diverse nazioni quali gli ex paesi comunisti o paesi molto più "arretrati" economicamente.