giovedì 30 ottobre 2008

I nuovi imparano sempre dai vecchi, grazie Cossiga per la lezione.






Impressionante, non abbiamo fatto in tempo a lanciare l'allarme sulle parole criminogene di Cossiga ( clicca qui per l'articolo ) che già da subito sono state messe in atto.
Questo governo usa la linea del regime e delle squadracce, parola d'ordine: reprimere i manifestanti.

Qualcuno di voi leggendo questo articolo griderà che sono un esagerato, un visionario. Bè lascio a voi deciderlo, riporto l'articolo dell'espresso che riporta in maniera molto chiara cosa è successo, cosa succede e cosa succederà:

AVEVA l'aria di una mattina tranquilla nel centro di Roma. Nulla a che vedere con gli anni Settanta. Negozi aperti, comitive di turisti, il mercatino di Campo dè Fiori colmo di gente. Certo, c'era la manifestazione degli studenti a bloccare il traffico. "Ma ormai siamo abituati, va avanti da due settimane" sospira un vigile. Alle 11 si sentono le urla, in pochi minuti un'onda di ragazzini in fuga da Piazza Navona invade le bancarelle di Campo dè Fiori. Sono piccoli, quattordici anni al massimo, spaventati, paonazzi.

Davanti al Senato è partita la prima carica degli studenti di destra. Sono arrivati con un camion carico di spranghe e bastoni, misteriosamente ignorato dai cordoni di polizia. Si sono messi alla testa del corteo, menando cinghiate e bastonate intorno. Circondano un ragazzino di tredici o quattordici anni e lo riempiono di mazzate. La polizia, a due passi, non si muove.

Sono una sessantina, hanno caschi e passamontagna, lunghi e grossi bastoni, spesso manici di picconi, ricoperti di adesivo nero e avvolti nei tricolori. Urlano "Duce, duce". "La scuola è bonificata". Dicono di essere...
La linea del terrore preannunciata e consigliata da Cossiga, è stata messa in atto. Far credere che i manifestanti creano disordine, per poi poterli punire dovutamente, così che possano imparare la lezione: MAI MANIFESTARE, MAI PROTESTARE.

Ancora una volta assistiamo a un bel rito di antidemocrazia all'italiana.

P.S.: Nel video che ho riportato vedete esponenti dell'IDV, tra cui Pancio Pardi, parlare con i manifestanti.

P.S.S: Grazie a VOI, voi che votate o avete votato questo governo e questa maggioranza, davvero un grazie dal più profondo del ... .



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1 commento:

Lawrence ha detto...

Caro Diego,
mi viene difficile fare un'analisi della situazione senza andare in escandescenza. I fatti di Roma parlano chiaro, ciò che forse mi fa più rabbia è essere a mille miglia di distanza; non poter far sentire la mia voce, non poter andare in piazza e protestare. Già, protestare, non picchiare. La nostra forza è e deve sempre rimanere questa. Finchè non ci mischieremo a "loro", bande delinquenti di picchiatori, che dai picchiatori hanno assunto l'ideologia e che solo picchiatori potranno restare, potremo davvero significare qualcosa. Noi non siamo come loro non perchè ci identifichiamo in altri colori o in altri (pochi) rappresentanti. Noi non siamo come loro perchè sappiamo che le parole, le idee e le proteste sono più forti dei manganelli. Perchè sappiamo che noi la realtà possiamo cambiarla, loro al massimo possono distruggerla.
Con orgoglio ti lascio vecchio mio, conscio che la storia non finirà qui. Oggi la gente inizia a capire in che epoca siamo tornati, oggi la gente ha visto che possono passare 60 anni senza che in realtà cambi niente. Oggi la gente sa. Sfruttiamolo.
Lawrence