martedì 2 dicembre 2008

Rispetto dei patti sull'inquinamento


Come molti di voi saprà il governo Berlusconi non vuole rispettare i tetti sull'inquinamento. L'Italia come sempre si ritrova ad essere il fanalino di coda di tutto quello che può essere virtuoso. Sono talmente lungimiranti i nostri politici che oltre a non limitare l'inquinamento non favoriscono il rinnovabile, parlando ancora di VECCHI STRUMENTI QUALI IL NUCLEARE. La nostra nazione potrebbe sfruttare l'energia fotovoltaica, l'energia idroelettrica, l'energia marina, l'energia eolica. E di cosa parliamo? Nucleare. La stristezza mi assale.

Greenpeace sta portando avanti in questi giorni una campagna a favore delle sanzioni da imporre ai marchi automobilistici uccidi ambiente quali Mercedes, BMW e Volkswagen. Questi marchi hanno il più alto tasso di emissione di CO2.

Interessante notare come il nostro ministro dell'"ambiente", sfavorevole alle sanzioni, Stefania Prestigiacomo l'altro giorno mentre gli attivisti di Greenpeace giravano lo spot sotto riportato lei si avvicinò proprio con un'auto Mercedes.
Perchè stupirsi, voi vi chiederete, conosciamo tutti il fatto che quella carica da ministro dell'ambiente non è assunta per una sua particolare devozione all'ambiente oppure per una sua conoscenza approfondita della materia.
Tutt'altro la sua carica rientra in una semplice divisione delle poltrone.
DA SOTTOLINEARE POI COME LA PRESTIGIACOMO era titolare da un'azienda, cito da wikipedia, la quale azienda
Sarplast dell’attuale ministro dell’ambiente fallì nel 1997 a causa di una serie di incidenti e malattie dei dipendenti e nel 2000 finì sotto inchiesta da parte della Procura di Siracusa con un fascicolo che parla di lesioni colpose. 3 operai hanno avuto figli con malformazioni congenite, altri operai non fumatori si son ritrovati dopo 10 anni polvere nei polmoni, un dipendente morì cadendo da un traliccio, pochi mesi prima un altro dipendente rimase gravemente ferito. Un’irruzione della Polizia nelle aziende dei Prestigiacomo rilevò una serie di violazioni.

La procura di Siracusa indaga sul fallimento della Sarplast poiché sono venuti a galla ammanchi di diverse decine di miliardi di vecchie lire sottratte alle casse della società madre e di quelle controllate, attraverso numerose operazioni illecite. Alle grane che riguardano salute e la sicurezza dei dipendenti delle aziende dei Prestigiacomo, si aggiunge la grana del crack Sarplast e le pendenze col fisco per 6 miliardi di vecchie lire accumulate in un triennio.


Spero ogni giorno di aprire gli occhi a chi vota PDL, ma so che ogni speranza è vana, perchè fidarsi di chi riporta fatti e fonti invece di fidarsi di chi parla a vanvera, senza nessun fondo di verità in televisione? Ovvio che ci si fida della televisione.

Ecco il video-spot di Greenpeace:



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