Riporto una mail arrivatami da Emergency, dove viene raccontata una delle tante storie della loro azione di aiuto no-profit e di volontariato, in una delle tante parti di quella povera martoriata terra chiamata Africa:
"La nostra idea di pace" in questi giorni e' anche nelle corsie del
Centro Salam.
Una babele di lingue, etnie, storie, un vociare di bambini che corrono
per i corridoi facendo impazzire tutti. Eritrei, etiopi, sudanesi,
centrafricani e, tra poco, sierraleonesi e ruandesi.
Il Centro Salam e' ormai in grado di effettuare quattro interventi
quotidiani e l'ospedale e' in un fermento indescrivibile.
Vado a trovare Fanne', la bimba centrafricana che avevo accompagnato
all'aeroporto lo scorso settembre; e' appena stata operata. Sta bene
ma si muove ancora con difficolta', ostacolata dai drenaggi e dalla
ferita fresca dell'operazione. Viene da un piccolo villaggio alla
periferia di Bangui, parla soltanto Sango (la lingua del Centrafrica),
ma il suo sorriso le e' sufficiente a farsi capire. La sua malattia e'
stata scoperta per caso da un medico locale e per caso ha potuto
imboccare la via del Salam. Il Centrafrica a una bambina malata come
Fanne' non avrebbe potuto offrire alcuna possibilita' di cura.
La saluto in sango: "Baramo'!". E' felice di sentire una parola a lei
familiare e risponde in un arabo stentato: "Tamam" (tutto bene).
E' il gioco di tutti i giorni, poi il nostro dialogo verbale si ferma
qui per lasciare spazio ai gesti. Mi prende per mano e mi accompagna a
fare una passeggiata per il corridoio della corsia. Saluta quelli che
incontra stringendo la mano e ringraziandoli, quasi a volermi
dimostrare che conosce tutti in ospedale. Con gli altri bambini
ricoverati comunica a sorrisi, le basta.
Chissa' che cosa le passa per la mente, chissa' come appare questo
posto a lei che proviene dal centro dell'Africa, da uno dei paesi piu'
poveri del mondo dove esistono due cardiologi per quattro milioni di
abitanti e nemmeno un ecografo.
La sua e' una delle mille storie di questo ospedale e ha una sola cosa
in comune con tutte le altre: per Fanne' questa e' l'unica
opportunita' di vita contro un destino segnato.
"La nostra idea di pace" e' tutta qui: in questo pezzo d'Africa in via
di guarigione.
Per informazioni sul Centro Salam di cardiochirurgia in Sudan:
http://www.emergency.it/menu.php?A=002&SA=030&P=019&ln=It
Per sostenere le attivita' di Emergency:
http://www.emergency.it/menu.php?A=004&SA=021&ln=It
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