martedì 22 aprile 2008

L'economia che uccide attraverso i motori




Chiunque di voi, immagino, saprà bene che il petrolio nei prossimi anni finirà. Allora si cerca di ricorrere a fonti energetiche alternative come il BioDiesel. Il quale è un carburante ottenuto da fonti rinnovabili quali oli vegetali e grassi animali, analogo al gasolio derivato dal petrolio. Certo il biodiesel riduce l'impatto ambientale con conseguenze di gran lunga meno nocive:

  • il biodiesel, rispetto al gasolio, riduce le emissioni nette di ossido di carbonio (CO) del 50% circa e di biossido di carbonio del 78,45% perché il carbonio delle sue emissioni è quello che era già presente nell'atmosfera e che la pianta ha fissato durante la sua crescita e non, come nel caso del gasolio, carbonio che era rimasto intrappolato in tempi remoti nella crosta terrestre.
  • il biodiesel praticamente non contiene idrocarburi aromatici; le emissioni di idrocarburi aromatici ad anelli condensati (es:benzopireni) sono ridotti fino ad un massimo del 71%.
  • il biodiesel non ha emissioni di diossido di zolfo (SO2), dato che non contiene zolfo.
  • il biodiesel riduce l'emissione di polveri sottili fino ad un massimo del 65%.
  • il biodiesel produce più emissioni di ossidi di azoto (NOx) del gasolio; inconveniente che può essere contenuto riprogettando i motori diesel e dotando gli scarichi di appositi catalizzatori.

Fin qui tutto fantastico non trovate ? Ci si assicura una nuova fonte, meno inquinante, meno costosa e SOPRATTUTTO rinnovabile. Apparte un piccolo particolare: toglie il cibo alle persone. 
Proprio così perchè le fonti dalle quali produrre il biodiesel sono essenzialmente riso, soia e grano. Queste fonti sono anche alla base della maggior parte degli alimenti, pensate alla pasta pane lo stesso riso ecc... . 
La sempre maggiore richiesta di questi frumenti comporta per la legge economica della domanda e dell'offerta un aumento esponenziale del prezzo di questi BENI PRIMARI che maggiormente nei paesi cosiddetti del terzo mondo, vuol dire niente cibo quindi morte.
E' stata la FAO ha lanciare questo preoccupante allarme; questo va detto per sottolineare la serietà della cosa. 

Per concludere la mia opinione è che questa strada non sia perseguibile se non si vuole andare in auto grazie a quel pane tolto all'abitante di quello sperduto paese del mondo di cui molti non sanno neanche l'esistenza. Ovvio che neanche si può continuare con questi motori alimentati a petrolio che tramite i gas di scarico, ci sta, ci stiamo uccidendo.
Credo che la risposta a questo crescente problema della scarsità del petrolio, dell'aumento del suo costo e dell'inquinamento si possa soltanto risolverlo cercando ALTRE fonti rinnovabili come ad esempio l'idrogeno

N.B.: Quando sei in auto e sprechi carburante rifletti sul fatto che potresti star uccidendo qualcuno.

Nessun commento: